Che cos’è il Cheratocono?

Il cheratocono è una patologia degenerativa che porta ad una progressiva deformazione della cornea. Si verifica quando la cornea perde rigidità e resistenza e il suo tessuto si assottiglia e si deforma nella parte centrale, assumendo la forma di un cono. Generalmente si manifesta nell’infanzia o nella pubertà e progredisce in buona parte dei casi fino ai 35-40 anni.

Quali sono le cause?

Le cause che determinano il cheratocono non si conoscono in maniera certa, ma si ipotizza che l’insorgenza della malattia sia strettamente correlata a fattori geneticifattori esterni (es: microtraumi da sfregamento), disfunzioni delle ghiandole endocrine, predisposizioni allergiche o ad anomalie nel funzionamento dei cheratociti, ovvero delle cellule deputate al rinnovamento del tessuto corneale.

Trattamento

La cura del cheratocono può avvenire secondo diverse tecniche, che vengono scelte in base allo stadio di avanzamento della malattia, alle condizioni generali di salute del paziente, alla compresenza di altre patologie e in base allo spessore della cornea. Tra le varie tipologie di trattamento: applicazione di lenti a contatto, cross-linking corneale, trapianto di cornea (ceroplastica lamellare o perforante) o della nuovissima tecnica laser eccimeri associato al cross-linking.

Quali sono i sintomi?

Visione distorta

Aumento di miopia e astigmatismo

Fotofobia

Aumento della sensibilità alla luce

Poliopia monoculare

Doppia visione con un occhio chiuso 

TRATTAMENTO INNOVATIVO

Laser ad eccimeri + Cross-linking. Vantiamo di essere l’UNICO centro in Regione Campania ad utilizzare questa tecnica innovativa!

Cross-linking Corneale

È una tecnica non invasiva utilizzata sui pazienti che presentano un cheratocono nei primi stadi della malattia. Grazie all’azione combinata della riboflavina (vitamina B2) e dei raggi ultravioletti (UVA), si ottiene un aumento della  resistenza degli strati più interni della cornea.

Nella maggior parte dei casi, quest’intervento permette di fermare o rallentare la progressione della patologia e, conseguentemente, la necessità di ricorrere al trapianto di cornea.

Si distinguono due diverse tecniche:

  • Tecnica epi-off: prima dell’irradiazione della vitamina B2 con raggi ultravioletti viene rimosso l’epitelio corneale che poi tenderà a riformarsi nei giorni seguenti all’intervento. La tecnica epi-off è indicata per consentire l’assorbimento della riboflavina in tutto lo spessore della cornea.
  • Tecnica epi-on: l’irradiazione avviene senza l’asportazione dell’epitelio corneale. Tale procedura risulta più idonea per persone con cornee troppo sottili, che non si potrebbero sottoporre alla tecnica epi-off.

Trapianto di Cornea (Cheratoplastica)

È un intervento chirurgico dove viene sostituita in parte o del tutto la parte del tessuto corneale patologico con uno sano da un donatore attraverso la Banca degli Occhi. Oltre al cheratocono in fase evoluto il trapianto di cornea è indicato per:

  • Le malattie degenerative del tessuto corneale;
  • La perforazione corneale;
  • Le infezioni alla cornea che non rispondono ad alcun trattamento antibiotico;
  • La presenza, sulla cornea, di cicatrici.

Si distinguono due diverse tecniche:

Cheratoplastica perforante: consiste nella rimozione a tutto spessore della cornea. Tale tipo di trapianto è indicato in presenza di lesioni che coinvolgono tutto lo spessore corneale o nei casi in cui, per diversi motivi, non sia eseguibile, o sia particolarmente difficoltosa, l’esecuzione di una chirurgia selettiva.

Cheratoplastica lamellare: consiste nella rimozione di un certo spessore di cornea (anteriore o posteriore) preservando quindi in parte quella del paziente. Vantaggio del trapianto di cornea lamellare rispetto al trapianto di cornea tradizionale è che le probabilità di rigetto della cornea sono inferiori essendo inferiore la porzione di tessuto trapiantato.

Esami diagnostici specialistici:

  • Topografia Corneale:

    Chiamata anche “mappa corneale” o “mappatura corneale” è un esame diagnostico della cornea che è in grado di misurare la curvatura e la forma della superficie anteriore della cornea, il suo stato di salute e l’entità dei difetti visivi, rappresentandola con mappe colorate.

  • Pachimetria:

    Consente di misurare lo spessore della cornea. Viene richiesto nella chirurgia refrattiva, nella chirurgia corneale, nel cross-linking, nella valutazione dei pazienti con ipertono oculare e per la diagnosi di cheratocono.

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