Palpebra gonfia, cause e rimedi
Spesso, soprattutto nelle stagioni calde, come la primavera e l’estate, e in località a clima umido ci ritroviamo con la palpebra gonfia e un fastidioso prurito all’occhio. Può essere stata la puntura di un insetto, molto spesso una zanzara, che ha inoculato nella nostra palpebra la sua saliva contenente sostanze allergizzanti che provocano una reazione da parte del nostro organismo. In genere le punture di insetto non determinano reazioni anafilattiche gravi, che potrebbero compromettere la vista. Qualche problema più serio può insorgere nei bambini piccoli, che hanno il sistema immunitario non ancora sviluppato, e nei pazienti immunocompromessi. Per capire se la causa è effettivamente una puntura d’insetto bisogna verificare alcuni sintomi caratteristici che, in genere, si manifestano tra qualche minuto e alcune ore dopo la puntura e che nel caso delle palpebre sono più accentuati per via della cute particolarmente delicata che circonda gli occhi: – sviluppo di un’area gonfia e arrossata, di dimensione medio-piccola, nella zona del morso – gonfiore palpebrale – prurito da moderato a intenso – in alcuni casi l’area del morso può assumere un aspetto simile ad una vescica, con scarso prurito. Come gestire questa piccola emergenza? Per prima cosa, bisogna pulire accuratamente gli occhi con acqua fresca e apposite salviette detergenti sterili. In genere la reazione ad una puntura d’insetto si risolve spontaneamente, al massimo in qualche giorno. Se non fosse così, è bene rivolgersi al medico oculista che valuterà se trattare l’infiammazione persistente con farmaci a base di corticosteroidi e, in parallelo, lacrime artificiali contenenti sostanze che garantiscono una lubrificazione ottimale della superficie oculare, come l’acido ialuronico.