BIOSTAMPA 3D, una nuova frontiera.
I ricercatori del NIH (National Institutes of Health -USA) hanno usato le cellule staminali dei pazienti e la biostampa 3D per produrre tessuto oculare che farà progredire la comprensione dei meccanismi delle malattie accecanti.
Il team di ricerca del National Eye Institute (NEI), parte del National Institutes of Health, ha stampato una combinazione di cellule che formano la barriera esterna del sangue-retina, un tessuto oculare che supporta i fotorecettori sensibili alla luce della retina. La tecnica fornisce una fornitura teoricamente illimitata di tessuto derivato dal paziente per studiare le malattie degenerative della retina come la degenerazione maculare legata all’età (AMD).
I ricercatori hanno combinato tre tipi di cellule coroidali immature in un idrogel: periciti e cellule endoteliali, che sono componenti chiave dei capillari; e fibroblasti, che danno struttura ai tessuti. Gli scienziati hanno poi stampato il gel su un patch biodegradabile ed in pochi giorni, le cellule hanno inziato a moltiplicarsi creando una fitta rete capillare.
Ulteriori studi sono ora in programma per la realizzazione di tessuti stampati in 3D con l’aggiunta di ulteriori tipi di cellule al processo di stampa, come le cellule immunitarie, per ricreare semopre meglio il tessuto originale.